Gambe pesanti? Valutiamo lo stile di vita

Mi alzo dal letto e mi ritrovo le gambe pesanti come se la mia corsa mattutina giornaliera l’avessi già fatta nei miei sogni. Decido di indossare comunque le scarpette da running ed esco, generando passo dopo passo una riattivazione naturale del mio microcircolo, una sensazione di leggerezza sempre più dirompente, una piacevole voglia di aumentare il ritmo.

Si parla di insufficienza venosa quando si manifestano sintomi come gambe pesanti, formicolii e affaticamento, caviglie e polpacci gonfi con sempre più evidenti reticoli di capillari superficiali dilatati (teleangectasie), fino a comparire, nei casi più gravi, varici di alcuni tratti delle vene con aspetto nodoso e tortuoso. Lo stile di vita può migliorare notevolmente questa situazione: raramente l’insufficienza venosa, infatti, compare tra le persone normopeso che seguono, per abitudine, un’alimentazione ricca di fibre e povera di cibi raffinati. La scarsa concentrazione di fibre nella dieta da supermercato tipica dei prodotti raffinati lavorati dall’industria, infatti, induce uno sforzo maggiore della muscolatura intestinale per garantire l’evacuazione giornaliera, ostacolando il flusso in salita dalle gambe verso il cuore, il che può indebolire significativamente la parete dei vasi, generando vene varicose ed emorroidi, infiammazione intestinale e diverticoli. Via libera, dunque, alle fibre per chi soffre di problematiche vasali, sia quelle contenute in frutta fresca e verdura di stagione, ma anche quelle che ritroviamo in legumi e cereali integrali.

Tra gli alimenti particolarmente indicati per aumentare l’integrità delle pareti venose spiccano senza dubbio i piccoli frutti estivi ricchi di flavonoidi come ciliegie, frutti di bosco, mirtilli neri, more, ribes. Questi frutti sono ricchissimi di antocianidine, bioflavonoidi in grado di aumentare la resistenza dei piccoli vasi, contrastare la permeabilità capillare e ridurre le infiammazioni a carico del tessuto connettivo. Altri cibi molto ricchi di flavonoidi sono i chicchi integrali di grano saraceno e orzo, gli asparagi, la scorza degli agrumi, il vino rosso, la menta piperita: in essi, la rutina e la quercetina svolgono un ruolo importante nel rafforzamento delle pareti dei vasi, riducendo sintomi da sanguinamento e gonfiori agli arti inferiori.

Alcuni ultimi studi, hanno evidenziato che chi soffre di insufficienza venosa mostra una minor capacità di degradazione della fibrina, una sostanza che interviene nella coagulazione nel sangue. E’ dunque buona abitudine aumentare il consumo di alimenti che favoriscono l’attività fibrinolitica del sangue (ossia di degradazione della fibrina): peperoncino, aglio, cipolla, zenzero, ananas, radicchio e ortaggi della famiglia delle crucifere, come broccolo, cavolfiore, broccoletti di Bruxelles contengono flavonoidi e vitamina C, dotati di proprietà vaso-protettrici e antinfiammatorie.

Per chi soffre di problematiche al microcircolo, è fondamentale non trascurare l’attività fisica, evitando così lo stazionamento per lungo tempo e la sedentarietà. In particolare, la camminata, la pedalata in bicicletta, il jogging e il nuoto risultano utili per la contrazione dei muscoli del polpaccio che spinge il sangue accumulato in circolo; la respirazione profonda, inoltre, grazie al movimento aspirante del diaframma, facilita il ritorno del sangue ed evita i ristagni. La mia corsa leggera giornaliera è stata fatta, mi preparo i mirtilli che userò come spuntino e sono pronta per la giornata, buon lunedì di fine luglio a tutti!

 

ART. di FARMACISTA33.it