Il legame tra artrosi e obesità scavalca le generazioni

Essere obesi non aumenta solo la probabilità di ammalarsi in prima persona di artrosi ma influenza anche il rischio per le generazioni future.
A dimostrare che il legame si trasmette a figli e nipoti è uno studio pubblicato sulla rivista Arthritis & Rheumatology. I ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis hanno studiato 120 topi diventati obesi dopo essere stati nutriti con una dieta ricca di grassi e hanno scoperto che questi animali avevano un elevato rischio di artrosi, il tipo più comune di artrite. Sorprendentemente, hanno anche scoperto che la prole di questi topi, anche se nutrita con una dieta a basso contenuto di grassi, tendeva a guadagnare il 20% in più di peso ed erano a maggior rischio di artrosi rispetto alla progenie di topi che non avevano consumato una dieta ricca di grassi. Lo stesso valeva anche per la terza generazione, che aveva il 10% in più di peso.
“Le artriti stanno colpendo molte più persone rispetto al passato, oltre 250 milioni di persone in tutto il mondo, e questi risultati suggeriscono che l’obesità può aiutare a spiegare perché questa condizione stia diventando molto più comune”, afferma il ricercatore senior Farshid Guilak, professore di chirurgia ortopedica.
I cambiamenti nel carico meccanico che si verificano con l’obesità non sembrano essere i principali fattori di rischio per l’artrite. A svolgere un ruolo determinante è, invece, l’infiammazione: nei topi obesi, come nei loro figli e nipoti, erano presenti quantità più elevate di cellule infiammatorie, chiamate citochine, collegate a una varietà di problemi, tra cui l’artrite. “Consumare una dieta ricca di grassi cambia il modo in cui funzionano i geni e questo viene quindi trasferito alle generazioni successive”, conclude Guilak.
(ANSA).