Olio di pesce, cavolo e spinaci contro sintomi osteoartrite

È con piccoli cambiamenti nella dieta quotidiana che si possono contrastare almeno in parte i sintomi dell’osteoartrite, la forma di artrite più diffusa al mondo e di cui si stima soffriranno entro il 2050 130 milioni di persone. Ad esempio, un grammo di olio di pesce al giorno potrebbe aiutare a ridurre il dolore ma anche il consumo di alcuni cibi che contengono vitamina K, come cavolo, spinaci e prezzemolo può portare benefici.

Lo rileva uno studio dell’Università del Surrey, pubblicato sulla rivista Rheumatology, che ha esaminato 68 ricerche precedenti sul tema della dieta e della gestione di questa patologia. Dall’analisi è emerso che un supplemento di olio di pesce a basse dosi potrebbe portare una riduzione del dolore nei pazienti e contribuire a migliorare la loro salute cardiovascolare.

Gli acidi grassi essenziali presenti nell’olio di pesce riducono infatti l’infiammazione delle articolazioni, contribuendo ad alleviare i fastidi. Non solo: secondo i risultati dell’esame dei dati anche una riduzione del peso nei pazienti che sono obesi o in sovrappeso, introducendo degli allenamenti specifici su misura per la mobilità, potrebbe attenuare i sintomi. Adottare uno stile di vita più sano – rilevano ancora gli studiosi- può servire anche a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, che se alti sono legati proprio all’osteoartrite.

Si è inoltre riscontrato che un aumento nella dieta degli alimenti ricchi di vitamina K può fare bene. La vitamina K è necessaria – evidenziano i ricercatori – per le proteine che vi dipendono, che si trovano nell’osso e nella cartilagine. Un apporto inadeguato di questa vitamina ne influenza negativamente il funzionamento, con conseguenze sulla crescita ossea e sulla riparazione.

(ANSA)