Descrizione
L’acido nervonico è un acido grasso monoinsaturo appartenente alla famiglia degli “Omega 9”, similmente all’acido oleico contenuto nell’olio di oliva.
E’ un acido grasso non essenziale, in quanto il corpo umano è in grado di sintetizzarlo a partire dai grassi insaturi: tuttavia, la sua particolare struttura chimica “a catena lunga” fa sì che le quantità normalmente prodotte dall’organismo siano relativamente basse.
Ha una “catena” ancora più lunga dell’acido erucico (quello ricavato dall’olio di colza e famoso col nome di “Olio di Lorenzo”, estratto ed utilizzato come cura per l’adrenoleucodistrofia).
Da quello che è noto alla scienza medica, gioca un ruolo importante nella produzione e mantenimento della mielina:
L’acido nervonico fa parte del gruppo degli omega 9 (acido trans-elaidico, acido disoleico, acido eicosenoico, acido euricico, acido nervonico) è considerato da sempre un buon coadiuvante per la “trasmissione nervosa” (al pari dell’olio di fegato di merluzzo), è una specie di ‘rafforzatore’ della memoria, viene dato anche ai bambini in età scolare e agli anziani colpiti da
ictus,perchè protegge i vasi sanguigni cerebrali e laddove ci sono stati dei danni neurologici
La Rodiola è una pianta conosciuta e ampiamente utilizzata da secoli dalle popolazioni scandinave e siberiane, che erano soliti assumerla sottoforma di infuso o di bevanda alcolica.
La Rodiola ha visto recentemente crescere in popolarità nella fitoterapia moderna per le sue proprietà di modulatore dell’umore, antidepressivo adattogeno, stimolante delle performance fisiche e mentali. Ulteriori approfondimenti sul fitocomplesso hanno permesso di individuare che Salidroside e Rosavina(i principi attivi della rodiola) favoriscono la disponibilità del triptofano nel sistema nervoso.
La Rodiola influenza i livelli e l’attività delle monoamine (in particolare, serotonina e dopamina) e dei peptidi oppioidi (le beta-endorfine) . Ne consegue un aumento generale dei livelli di dopamina, noradrenalina e serotonina e un miglioramento generale delle funzioni cognitive e metaboliche (cuore in primis). L’estratto secco di Rodiola, standardizzato in
salidroside e rosavina, può essere utile contro la stanchezza fisica e mentale, per aumentare le performance cognitive e la concentrazione.
L’Eleuterococco (Ginseng siberiano) Originario della Russia nord-orientale, cresce spontaneo nel in Siberia, Mongolia, Cina e Giappone. Predilige climi temperato-freddi.
La droga è costituita dalle radici da cui si ricava l’estratto secco titolato in eleuteroside (titolo in eleuteroside minimo 0, 5%) che contiene numerosi composti tra cui il più importanti è l’eleuteroside A, steroli, glucosidi, cumarine, acidi fenolici liberi e saponine. La pianta è inoltre ricca di polisaccaridi ad azione immunostimolante. In studi su soggetti con malattie della gola, otiti e sinusiti ha dimostrato di stimolare il sistema immunitario, con un aumento della produzione di interferone e della risposta anticorpale.
La radice di eleuterococco è usata in fitoterapia per le sue notevoli proprietà toniche e adattogene. Migliora la prestazione fisica e mentale senza indurre nervosismo o agitazione e senza turbare il sonno, aiutando l’organismo ad adattarsi a condizioni sfavorevoli che inducono all’affaticamento, all’ansietà, alla diminuzione dell’efficacia delle difese immunitarie e agli scompensi metabolici. I preparati di eleuterococco possiedono quindi un’azione “antifatica” nei confronti degli sforzi fisici e mentali, determinano un aumento della resistenza nei confronti dello stress e sostengono il sistema immunitario