Descrizione
Nel panorama della ricerca delle terapie integrate non possono certo mancare le novità in campo fitoterapico per l’uso di sostanze in grado di aumentare le prospettive dei pazienti oncologici.
Una novità di questi ultimi anni è una molecola, l’artemisinina, principio attivo estratto dalla pianta, Artemisia annua.
L’ARTEMISININA è il capostipite di una classe di farmaci utilizzati principalmente come antimalarici.
Da qualche anno l’ARTEMISININA e i suoi derivati (es. artesunato diidroartemisinina,) sono stati studiati per altri possibili impieghi terapeutici.
Queste molecole hanno mostrato, sia in vitro che in vivo, potenziali effetti antivirali, antifungini, antiparassitari, antiinfiammatori e, di grande ed ovvio interesse, antitumorali.
Ha una tossicità relativamente bassa negli esseri umani, anche se sono stati riportati effetti indesiderati anche di notevole entità soprattutto legati alla somministrazione prolungata. La sua azione molto potente è legata alla struttura chimica che lega il ferro intracellulare. Il meccanismo d’azione, diverso dagli altri antimalarici, lo rende un farmaco privo di farmaco-resistenza.
L’Artemisinina e i suoi derivati stanno riscuotendo molto interesse nel campo della ricerca per la loro capacità di eliminare selettivamente le cellule tumorali.
La captazione del ferro intracellulare è regolata dal recettore di transferrina (TfR), e l’attività di artemisinina dipende dalla disponibilità di ferro.
I ricercatori hanno visto che all’Artemisinina, liberando radicali liberi, colpisce selettivamente le cellule contenenti eccessive quantità di ferro (le cellule tumorali ne contengono molto più della media) portandole all’eliminazione.
Le cellule tumorali contengono significativamente più ferro libero intracellulare delle cellule normali ed è stato dimostrato che artemisinina e suoi analoghi selettivamente possono causare arresto della crescita cellulare e apoptosi in molte linee cellulari tumorali.
Inoltre sia l’artemisinina che i suoi composti hanno dimostrato di avere effetti anti-angiogenetici, interruzione della migrazione, modulazione della risposta recettoriale nucleare, anti-infiammatori, anti-metastatici e perturbazione di molte vie di trasduzione del segnale.
Queste caratteristiche rendono i composti dell’artemisinina interessanti candidati farmaci chemioterapici anti cancro.
Composti artemisinici più potenti ed a bersaglio selettivo sono in fase di sviluppo. Studi in vivo ed in vitro hanno dimostrato, fra l’altro, una migliore azione sinergica se in associazione con flavonoidi.
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