Descrizione
Il Biancospino è un arbusto della macchia Mediterranea. La parte utilizzata ai fini terapeutici è costituita dalle sommità fiorite contenenti numerosi principi attivi. L’impiego di biancospino per la tachicardia e in generale per tutte le insufficienze e disturbi cardiaci è dovuto all’azione regolatrice del ritmo e della velocità del battito del cuore.
È usato con successo e senza alcuna controindicazione, in caso di palpitazioni, aritmie extrasistoliche, angina pectoris, spasmi cardiaci in genere e nelle algie precordiali, in quanto diminuisce in modo sensibile la frequenza dei battiti cardiaci, rivelandosi utile nell’angina e in tutti i disturbi dovuti a ipereccitabilità del cuore. Il biancospino infatti presenta raramente effetti collaterali.
Agisce anche come ipotensivo perché è in grado di regolare la pressione sanguigna. Questo rimedio infatti, svolge un’azione cardioprotettiva dovuta alla presenza dei flavonoidi che inducono la dilatazione dei vasi sanguigni addominali e, soprattutto, di quelli coronarici che portano il sangue al cuore, con conseguente riduzione della pressione arteriosa.
Infine il gemmoderivato di biancospino possiede una buona capacità di ridurre l’ansia, nervosismo e agitazione. Favorisce il sonno, anche se l’uso diurno non induce sonnolenza, perché agisce sul sistema circolatorio. Non ha controindicazioni ed è privo di tossicità. E anche dotato di leggera azione diuretica il che, in queste situazioni, favorisce il drenaggio cardiaco, e l’eliminazione degli edemi causati dall’ipertensione.
In medicina popolare è noto come sedativo del SCN. Importanti studi clinici lo indicano attivo in alcune patologie cardiache. Possiede
• azione vasodilatatrice dei vasi sanguigni addominali e coronarici
• aumenta la forza di contrazione del cuore
• diminuisce la frequenza cardiaca (effetto digitalico)
• corregge disturbi ritmici del cuore: extrasistoli di genesi diversa, tachicardia parossistica e altri attacchi di tachicardia.
• azione sedativa sul sistema nervoso centrale