Descrizione
ELEUTEROCOCCO (Ginseng siberiano) Originario della Russia nord- orientale, cresce spontaneo nel in Siberia, Mongolia, Cina e Giappone. Predilige climi temperato-freddi.
La droga è costituita dalle radici da cui si ricava l’estratto secco titolato in eleuteroside (titolo in eleuteroside minimo 0, 5%) che contiene numerosi composti tra cui il più importanti è l’eleuteroside A, steroli, glucosidi, cumarine, acidi fenolici liberi e saponine.
La pianta è inoltre ricca di polisaccaridi ad azione immunostimolante. In studi su soggetti con malattie della gola, otiti e sinusiti ha dimostrato di stimolare il sistema immunitario, con un aumento della produzione di interferone e della risposta anticorpale.
La radice di eleuterococco è usata in fitoterapia per le sue notevoli proprietà toniche e adattogene. Migliora la prestazione fisica e mentale senza indurre nervosismo o agitazione e senza turbare il sonno, aiutando l’organismo ad adattarsi a condizioni sfavorevoli che inducono all’affaticamento, all’ansietà, alla diminuzione dell’efficacia delle difese immunitarie e agli scompensi
metabolici. I preparati di eleuterococco possiedono quindi un’azione “antifatica” nei confronti degli sforzi fisici e mentali, determinano un aumento della resistenza nei confronti dello stress e sostengono il sistema immunitario
GINKGO BILOBA. Una pianta molto antica originaria di Cina e Giappone. L’estratto ricavato dalle foglie ha riconosciute proprietà benefiche sulla circolazione sanguigna. Il Ginkgo biloba agisce aumentando l’afflusso di sangue agli organi ed in particolare al cervello, favorendo il miglioramento della capacità cognitive e di concentrazione.
Il Ginkgo inoltre ha proprietà antiossidanti. Agisce cioè sui radicali liberi, piccole molecole altamente reattive che possono danneggiare gli organi e i tessuti (danno ossidativo). Protegge i vasi sanguigni e aiuta a mantenerne l’elasticità e il tono, e quindi la funzionalità anche nelle zone periferiche.
Occorre prestare attenzione all’assunzione di Ginkgo Biloba nel caso si stiano assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici.
RODIOLA. Pianta spontanea delle zone montuose nord europee che cresce ad un’altitudine che varia dai 3000 ai 5000 mt. Ne esistono oltre 200 varietà, ma la Rosea è la più utilizzata.
La Rodiola aumenta del 30% circa i livelli di serotonina nel Sistema Nervoso Centrale. La serotonina regola e stabilizza l’umore, migliorando così le capacità di apprendimento e la memoria.
La Rodiola ha azione saziante, grazie ai glicosidi contenuti nella radice, capaci di incrementare i livelli di dopamina, sostanza che trasmette un segnale di sazietà.Diminuisce così il desiderio ossessivo di carboidrati e la fame nervosa.
La Rodiola può essere di aiuto nelle diete ipocaloriche: stimola alcune lipasi in grado di accelerare la liberazione dei grassi dai tessuti di deposito per trasformarli in grasso bruno facilmente demolito, cioè bruciato per produrre energia.
La Rodiola esercita anche un’azione antistress e diminuisce il senso di fatica.