Descrizione
Il reflusso esofageo consiste nel rigurgito del contenuto gastrico all’interno del lume esofageo.
Se la valvola che separa l’esofago dallo stomaco (chiamato sfintere esofageo inferiore) non funziona correttamente, il contenuto dello stomaco che si trova nell’addome (dove la pressione è positiva) può risalire lungo l’esofago nel torace (dove la pressione è negativa). Il sintomo più comune è il bruciore , a livello dello stomaco o dietro lo sterno; ci possono anche essere sintomi aspecifici, come raucedine o tosse cronica.
Esistono numerose cause di reflusso gastroesofageo. Il sovrappeso, soprattutto se caratterizzato da depositi di grasso addominale, può avere un ruolo importante. Infatti, l’accumulo di grasso comporta un aumento della pressione all’interno del compartimento addominale e quindi dello stomaco, che tende a spingere il contenuto gastrico verso l’alto.
Altre condizioni che possono contribuire alla malattia da reflusso gastroesofageo sono rappresentate da: fumo di sigaretta, alcune malattie neurologiche autoimmuni, assunzione cronica di alcuni farmaci, stress. La malattia da reflusso gastroesofageo può comportare delle complicanze.
Può essere utile a spegnere l’infiammazione gastro-esofagea l’associazione Mastinat, Liquirizia deglicerinizzata e.s. ed Hericium.
Mastinat è una resina polverizzata di Pistacia lentiscus titolata in acidi terpenici (acidi masticonici) che, come dimostrato sperimentalmente, inibiscono la proliferazione in vitro dell’ Helicobacter pylori, agente eziologico di gastriti.
La liquirizia viene utilizzata con successo da un centinaio di anni per trattare le ulcere peptiche e gastriche. L’estratto di radice di liquirizia deglicirrinizzata , o DGL, conferisce i benefici della liquirizia intera ma senza gli effetti collaterali dell’acido glicirrinico (ipertensione, edemi o mal di testa).
La liquirizia ha la proprietà di aumentare la produzione di prostaglandine nelle cellule endoteliali dello stomaco, il che ha per risultato un effetto citoprotettivo sulla mucosa gastrica. Alcuni studi sugli animali suggeriscono che diminuisce la risposta infiammatoria che porta alla formazione di ulcere inibendo la produzione di molecole infiammatorie, come le interleuchine o il fattore necrotizzante dei tumori e favorendo la produzione di muco. Ha soprattutto un’azione antiossidante che contribuisce alla sua efficacia.
La liquirizia contiene diversi flavonoidi capaci di inibire la crescita dell’Helicobacter pylori, compresa quella di specie resistenti agli antibiotici amoxicillina e claritromicina. Queste caratteristiche hanno condotto dei ricercatori a consigliare l’utilizzo della liquirizia deglicirinizzata ( DGL) come agente di prevenzione dell’ulcera peptica o del cancro gastrico in alcuni soggetti infettati dall’Helicobacter pylori.
L’Hericium rigenera la mucosa intestinale. E’ un ottimo sostegno per la disbiosi e la leaky gut e per recuperare da problematiche quali gastrite, reflusso gastroesofageo, esofagite di Barrett e da problematiche cronico-degenerative dell’intestino quali il morbo di Chron e la rettocolite ulcerosa.
Secondo recenti ricerche l’azione dell’Hericium si estende anche alla dimensione neuroemotiva, mitigando ansia, depressione e insonnia.
Un “tonico”, ma anche un adattogeno e per questo motivo si usa in prevenzione per calmare lo stress, migliorare le funzioni del sistema nervoso, la memoria e la concentrazione e per sostenere le funzioni gastro-intestinali.
In letteratura non sono stati descritti effetti collaterali associati all’assunzione di questo fungo.