Descrizione
Lo Shiitake è una qualità di fungo alimentare originario dalla Cina, Corea, Giappone. Gli effetti e l’utilizzo dei funghi shiitake sono stati descritti per la prima volta durante il periodo della dinastia dei Ming (1364/1644).
Sono presenti negli Shitake :l’enzima superossidodismutasi ( SOD) in grado di far diminuire lo stress ossidativo e gli antiossidanti vitamine A, E, C ed il selenio. Gli shiitake contengono numerosi aminoacidi e la chitina, fibra in grado di far diminuire nell’uomo il colesterolo.
Sono stati fatti degli studi che hanno dimostrato come i funghi Shiitake innalzino i valori dei globuli bianchi nelle persone che hanno grossi problemi a livello del sistema immunitario, come quelle sottoposte alla chemioterapia.
Il Maitake, fungo commestibile e di sapore delicato, contiene ergosterolo (precursore della vitamina D), vitamine del gruppo B, magnesio, potassio, calcio e acidi grassi polinsaturi. Come il reishi e lo shiitake anche il Maitake (Grifola frondosa) ha come principi attivi soprattutto i betaglucani che stimolano l’attività di particolari globuli bianchi, quali macrofagi, linfociti T e cellule NK (natural killer) potenziando la reazione immunitaria .
Al di là delle proprietà immunomodulanti e immunostimolanti, decisamente specifica del maitake è la capacità di ridurre una serie di fattori di rischio che possono convergere nella pericolosa e sempre più diffusa sindrome metabolica (o sindrome X o da insulinoresistenza):
Come per tutti i funghi medicinali, l’assunzione contemporanea di vitamina C (alla dose di 300-500 milligrammi) migliora l’assorbimento e intensifica significativamente i benefici di Grifola frondosa.
Per ciò che riguarda le controindicazioni del maitake , vale quanto già detto per gli altri funghi terapeutici: il maitake non deve essere assunto da chi sia allergico ai funghi o abbia subito un trapianto d’organo.
Recentemente, alcune ricerche hanno provato l’efficacia di estratti di maitake nell’indurre l’apoptosi (morte programmata) delle cellule del tumore alla prostata e del cancro al seno.
Nell’ Astragalo sono presenti più di 40 componenti essenziali per l’organismo, tra i quali: saponine, bioflavonoidi, polisaccaridi, e cumarine. La pianta è nota per la sua capacità di accumulare il selenio.
Oltre a limitare fortemente l’attività dei radicali liberi, l’Astragalo è utilizzato per prevenire e curare raffreddori e infezioni alle vie respiratorie superiori. L’astragalo è particolarmente efficace nei pazienti con deficit del sistema immunitario, in particolare quelli esposti a radioterapia o chemioterapia;