Le promesse della curcumina come antitumorale
I benefici terapeutici della curcumina sono stati dimostrati in diverse malattie croniche, da quelle reumatiche a quelle infiammatorie, dalla sindrome metabolica alle epatopatie, all’obesità, alle malattie neurodegenerative e, soprattutto, in diversi tumori.
“Come risultato di una recente ricerca bibliografica, abbiamo trovato circa 5 mila articoli scientifici su curcumina e cancro negli ultimi 40 anni, con effetti anti-tumorali legati soprattutto alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie”, sottolineano gli autori Antonio Giordano e Giuseppina Tommonaro. “Il ruolo come agente antitumorale, da solo o in combinazione con altri farmaci, sembra legato all’azione esercitata su diverse vie di comunicazione intracellulare nonché su bersagli molecolari coinvolti nei processi di sviluppo di tumori quali quelli a mammella, polmone, pancreas, intestino e prostata. Nello specifico, la curcumina è in grado di modulare l’azione di fattori di crescita, citochine, fattori di trascrizione e geni che regolano proliferazione e apoptosi cellulare”.
Di recente la curcumina si è resa protagonista di diverse indagini. In uno studio clinico di fase I, è stata impiegata come monoterapia a somministrazione orale in 15 pazienti con carcinoma del colon-retto. Gli autori hanno riportato lo sviluppo di diarrea significativa in due pazienti mentre in altri due la malattia ha mostrato stabilità dopo due mesi di trattamento.
La curcumina è attualmente sotto indagine per l’impiego in monoterapia e in associazione con paclitaxel nel carcinoma mammario primario e metastatico, e, in confronto a placebo, per valutare la capacità di arresto della progressione del carcinoma prostatico localizzato a basso rischio.
In un altro studio clinico di fase II, la si sta valutando come adiuvante in pazienti con carcinoma cervicale avanzato e/o refrattario, carcinoma endometriale o sarcoma uterino trattati con un cocktail immunomodulante (vitamina D, Asa, ciclofosfamide e lansoprazolo), seguito da pembrolizumab combinato con radioterapia.
Tossicità e biodisponibilità
L’impiego di curcumina non è però immune da effetti collaterali, tra cui spiccano nausea, diarrea, cefalea e comparsa di feci gialle. Inoltre, rimane aperta la questione legata alla scarsa biodisponibilità dovuta a limitato assorbimento, rapido metabolismo ed eliminazione per via sistemica, che ne limita l’efficacia. Diverse ricerche sono state indirizzate allo sviluppo di sistemi innovativi di rilascio nel tentativo di migliorarne la farmacocinetica, a partire dalla messa a punto di analoghi a maggiore biodisponibilità, piuttosto che di sistemi di veicolazione tramite nanoparticelle.
A conclusione della review, gli autori ci tengano a ribadire come, allo stato attuale, siano comunque necessari ulteriori studi per validare la curcumina come efficace agente antitumorale.
FONTE: nutrientiesupplementi.it